"Restano pochi posti negli ospedali ticinesi e non possiamo permetterci di darne ai turisti": interpellato dalla radio SRF, il medico cantonale ticinese Giorgio Merlani si è unito al coro di quanti sconsigliano a chi vive oltre San Gottardo di venire in vacanza o nelle residenze secondarie in Ticino, in particolare durante le imminenti vacanze pasquali: "non è il momento".
La curva della pandemia sta forse rallentando un po', ma la situazione nei centri COVID-19 del cantone resta tesa, ha spiegato Merlani. "Incoraggiamo la gente a restare a casa propria per non essere contagiata. Se ancora in periodo di incubazione al momento del rientro a domicilio, inoltre, potrebbe contribuire a diffondere ulteriormente il virus anche nella Svizzera tedesca. Merlani stima che "dal 5% al 10% della popolazione ticinese potrebbe già essere entrato in contatto con il SARS-coV-2, nettamente di più che nel resto del paese".
PP 12.00 del 02.04.20 - Il servizio di Christian Gilardoni
RSI Info 02.04.2020, 14:01
I sindaci del Malcantone hanno chiesto giovedì mattina la chiusura del San Gottardo e del San Bernardino per scongiurare l'esodo pasquale. Stefan Blättler, presidente della Conferenza dei comandanti di polizia cantonali, ha escluso tuttavia questa ipotesi nel corso della conferenza stampa del primo pomeriggio a Berna. Ha comunque promesso che i controlli saranno rafforzati. Gusti Planzer, portavoce della polizia urana, ha detto che al momento non c'è la possibilità di rimandare qualcuno indietro, ci si appella ancora al buonsenso della popolazione, ma ha precisato anche di non attendersi un gran numero di transiti. Uri è in contatto con il Ticino, ha spiegato, per studiare le misure necessarie e possibili per contenere gli spostamenti verso sud.
Stefan Blättler: "Non ci sono divieti, ma vige il buonsenso"
TG Speciale 02/03/20 02.04.2020, 00:00
I dati ticinesi
In Ticino, stando all'ultimo aggiornamento fornito giovedì dallo stato maggiore di condotta, sono finora morte di coronavirus 141 persone. I contagi confermati sono 2'271. Nelle strutture ospedaliere sono ricoverati 374 pazienti, di cui 75 in terapia intensiva e 73 intubati. Dall'inizio della pandemia, altri 263 sono invece stati dimessi.