Ticino e Grigioni

Novecento docenti a confronto per trovare nuova linfa

A pochi giorni dall’inizio delle scuole, in un atelier di due giorni gli insegnanti ticinesi si scambiano idee per rendere la didattica più attrattiva, efficace e al passo coi tempi

  • 22 agosto, 20:20
  • 22 agosto, 20:25
03:18

Atelier per i docenti

Il Quotidiano 22.08.2024, 19:00

Di: QUOT/RSI Info 

Due giorni per confrontarsi e scambiarsi idee per rendere l’insegnamento più attrattivo, efficace e al passo con i tempi. A una dozzina di giorni dal ritorno in classe,  900 docenti della scuola dell’obbligo si sono trovati per due giorni di atelier.

Nello spazio visitato dalla RSI vengono mostrati i videogames creati da una V elementare. I personaggi, i loro movimenti e lo sfondo sono stati realizzati con la plastilina, poi digitalizzati e inseriti in un ambiente di programmazione che li ha tradotti in un gioco virtuale. Un’attività con molteplici obiettivi didattici: “C’è un’educazione al digitale e poi viene messa in gioco anche la creatività. Lo scopo è pensare alla progettazione per poi passare alla realizzazione”, dice Claudia Fondrini, docente scuola elementare a Gambarogno.

In questi due giorni di scambio per acquisire nuove strategie di insegnamento, c’è anche un’aula dove si spiega come in una scuola dell’infanzia - utilizzando quadratini colorati per riempire gli spazi in una griglia e creare delle immagini, il principio dei pixel - si sia introdotto il pensiero computazionale. Una sfida anche per gli insegnanti. “Io insegno da più di venti anni per cui l’aggiornamento è molto importante. Direi che per un docente è basilare per avere nuova linfa ed essere al passo coi tempi” , spiega Leyla Bernasconi, che insegna alla scuola dell’infanzia a Bioggio.

Workshop orientati ai media e alla tecnologia, ma anche alla formazione generale e allo studio dell’ambiente. Attraverso il gioco, per esempio simulando di fare la spesa grazie ad un puzzle, si può affrontare il tema della sostenibilità. “Ci teniamo a creare consapevolezza e imparare anche a interrogarsi su certi aspetti. Se una carne costa poco, cosa significa? Come ha vissuto l’animale? Cosa ci sta dietro? Una frutta che arriva dal Cile che viaggio ha fatto?”, fa l’esempio Sibilla Quadri, direttrice Centro di competenze agroalimentari Ticino.

Conoscenze e competenze trasversali sempre più richieste ai docenti, compresa quella di riuscire a captare situazioni problematiche e di disagio. “I docenti hanno un ruolo fondamentale sia nei confronti del contatto con gli allievi, ma anche con le famiglie. Spesso sono il primo luogo dove queste situazioni vengono intercettate e quindi devono essere pronti anche a farsene carico. Per poterlo fare, come Dipartimento, come Cantone e come politica dobbiamo essere a disposizione per dare le risorse e il sostegno necessari”, sottolinea e conclude Marina Carobbio Guscetti, direttrice del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport. 

 

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