Non sono emerse misure concrete, circa il futuro delle Officine di Bellinzona, dall'incontro a Lucerna di oggi, martedì, fra i rappresentanti del personale e quelli della direzione FFS. Ai colloqui hanno preso parte anche i consiglieri di Stato ticinesi Christian Vitta e Claudio Zali.
"Le FFS non hanno portato nulla di nuovo... Non hanno dato seguito ai compiti che si erano prefissati, di darci perciò una prospettiva. Sembra di fare un passo in avanti e due indietro. Torniamo in Ticino come siamo arrivati qui", ha dichiarato alla RSI il sindacalista Matteo Pronzini.
Claudio Zali: "Posizioni veramente distanti"
Deluso anche
Claudio Zali. "
Purtroppo le posizioni rimangono veramente lontane", ha da parte sua dichiarato alla RSI il responsabile del dipartimento cantonale del territorio.
Di segno diverso, invece, il commento di Stefan Wehrli, portavoce delle Ferrovie federali. "I piccoli passi sono importanti e oggi un piccolo passo è stato fatto. Si continuerà a discutere, a far progredire progetti strategici che non concernono solo le Officine, ma tutto il Ticino", ha affermato.
Il prossimo incontro della piattaforma di dialogo, presieduta dall'ex presidente del PLR svizzero Franz Steinegger, è in programma per il prossimo mese.
CSI/ARi