"Siamo all'inizio del terzo anno ed è stato un periodo tanto lungo. Ora siamo in una situazione che rimane tutto sommato abbastanza tranquilla, anche se forse viene vissuta con la memoria e la preoccupazione delle precedenti ondate, senza sapere se ci saranno ulteriori aumenti di ricoveri. Così si vive un po' alla giornata". A dirlo è Adelaida Sanjuan, infermiera caporeparto alla Carità di Locarno: la sua è una delle testimonianze raccolte dalla RSI per raccontare qual è la situazione di chi lavora negli ospedali durante questo nuovo inverno vissuto sotto il segno della pandemia.
"Persiste un po' la stanchezza generalizzata dovuta a questo periodo che va avanti e che alterna momenti di picco con fasi più tranquille", aggiunge Andrea Coco del reparto Covid del Civico di Lugano. Rispetto alle precedenti ondate, si parla di numeri più bassi e stabili e di maggiori conoscenze ed esperienze su come affrontare il virus. "Viene vissuta in maniera diversa proprio perché si conosce l'andamento e sappiamo che siamo esposti a delle ondate. Si cerca di tenere sempre lo spirito alto", osserva Coco.
I ricoveri non sono aumentati come ci si sarebbe potuto aspettare vedendo l'alto numero di contagi, afferma Sanjuan: "Diciamo che in questo momento abbiamo trovato un equilibrio. Sono numeri che bene o male rimangono stabili, non sono più i cinque o sei in contemporanea come successo in passato, ma uno o due ricoveri, magari ogni due tre giorni".
A livello di ritmi e turni di lavoro, i due capireparto descrivono una situazione sotto controllo. In passato era capitato persino di doversi spostare da un ospedale all'altro. In questo periodo, invece, ogni struttura ha un reparto Covid e i casi vengono gestiti internamente.
Le interviste complete nel servizio andato in onda a SEIDISERA del 11.01.2022