Il Comitato delle Officine di Bellinzona ha chiamato a raccolta la stampa giovedì, per ribadire ancora una volta l'importanza della struttura bellinzonese e per denunciare il gioco "poco chiaro" delle FFS.
I rappresentanti degli operai, a due giorni dall'incontro tra le parti a Lucerna con la mediazione di Franz Steinegger, hanno chiesto risposte ai loro timori e dubbi e colto l’occasione per ricordare che “le Officine sono un bene comune”.
I lavoratori, in particolare, sono tornati a ribadire la delusione per l'incapacità o la non volontà dell’ex regia federale di presentare un piano industriale e quindi di svelare il futuro dell’intero comparto ticinese, anche in vista del prossimo incontro tra le parti concordato per la fine settembre. “La moratoria che impegna le FFS a non toccare né personale, né struttura scadrà a fine novembre e a tutt’oggi mancano certezze”, è stato denunciato.
CSI/bin
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