Il comitato “Giù le mani dalle Officine” ha chiarito lunedì la volontà di non ritirare l’iniziativa popolare, bocciata la scorsa settimana dal Gran Consiglio. Gli iniziativisti hanno motivato tale scelta con il fatto di avere "il dovere di sottoporre il giudizio al Popolo", oltre che per il fatto di essere insoddisfatti dal progetto della nuova struttura promosso dalle FFS con il sostegno di autorità cantonali e città di Bellinzona.
Un'altra ragione concreta per cui il comitato promotore intende continuare nel suo impegno legato all’iniziativa è il rispetto dovuto alle circa 15'000 persone che nel 2008 sostennero gli operai delle Officine FFS di Bellinzona e la loro protesta.
Secondo i membri di comitato un eventuale “sì” popolare dovrebbe permettere di far tornare al tavolo delle trattative tutte le parti coinvolte, dopo che l’approvazione sancita dai parlamentari ticinesi qualche giorno fa è coincisa con il via libera ai crediti per la costruzione del futuro stabilimento di Arbedo-Castione. E’ probabile che si andrà alle urne in merito il prossimo 19 maggio.
Giù le mani dalle Officine non molla l'iniziativa
Il Quotidiano 25.02.2019, 20:00