Ticino e Grigioni

Officine, confermata Castione

Le FFS ufficializzano la decisione sull'ubicazione del nuovo stabilimento industriale. De Carli: "Adesso Berna deve trattare con i proprietari dei terreni". Emilio Cristina: "Delusi". I Verdi: "Pura speculazione"

  • 5 giugno 2018, 13:11
  • 23 novembre, 01:16
01:18

PP del 05.06.18; il servizio di Giorgia Roggiani

RSI Info 05.06.2018, 13:51

  • ©Archvio Ti-press

Come anticipato giovedì dalla RSI Arbedo-Castione è stato scelto quale luogo per l’edificazione del nuovo stabilimento industriale FFS in Ticino che, a partire dal 2026 andrà a sostituire le attuali Officine di Bellinzona.

Delle tre località prese in considerazione – si erano proposti anche Giornico e Lodrino – è risultato essere il luogo più idoneo, precisa una nota stampa delle FFS. Per questo è stato inoltrato all’Ufficio federale dei trasporti (UFT) la richiesta per una zona di progettazione riservata di circa 150'000 m2 per impianti ferroviari a nord di Arbedo-Castione.

00:48

La scelta di Arbedo per le Officine e prossimi passi - Le spiegazioni del portavoce FFS

RSI Info 05.06.2018, 16:45

La procedura per la determinazione della zona riservata, che durerà alcuni mesi, è ora gestita dall’UFT, in base alla Legge Federale sulle Ferrovie.

Le prime reazioni

“Siamo contenti di questa decisione”, commenta alla RSI il sindaco di Arbedo-Castione Luigi De Carli. “Adesso l’Ufficio federale dei trasporti dovrà trattare con i proprietari dei terreni. Andrà fatto un discorso chiaro. Il comune si è messo a disposizione politicamente con la propria zona industriale, perché si presta per un’operazione del genere”.

“Siamo delusi, perché eravamo e siamo convinti di aver offerto la soluzione migliore”, ha invece commentato il sindaco di Personico Emilio Cristina, che guidava il gruppo di lavoro dei comuni coinvolti nella Bassa Leventina. “Con questa comunicazione i giochi non si fermano, perché adesso verrà iniziata una procedura per l’acquisizione di questi terreni e come tutte le procedure non dà nulla di scontato. Faremo quindi le nostre valutazioni, ma non buttiamo l’incarto”.

Sulla questione hanno preso posizione anche i Verdi del Ticino, che denunciano "una propaganda poco trasparente (...) volta a far accettare una triste realtà per la regione, il taglio di quasi il 50% dei posti di lavoro" (da 400 a 200 circa). "Cantone e Comune", sostengono, "saranno chiamati a pagare in prima persona lo spostamento per un importo di almeno 120 milioni". Nonostante a Bellinzona si stia già assistendo a una bolla speculativa "60'000 m2 dei più pregiati resteranno alle FFS per costruire spazi commerciali ed abitativi".

CSI/SP/pon

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