Quattro comuni (Pollegio, Bodio, Giornico e Personico) hanno sostenuto la candidatura dell'ex area Monteforno come sede delle future Officine FFS e mostrano dubbi e perplessità dopo un incontro che si è tenuto venerdì a Bodio. "Abbiamo ascoltato i motivi alla base della scelta di Castione, ma i nostri dubbi rimangono".
Stefano Imelli, sindaco del comune dove si è tenuto il vertice, l'ha sottolineato ai microfoni della RSI (ascolta l'audio): "L'analisi ha fatto emergere che la scelta è dovuta alla presenza del capolinea dei convogli TILO. Questo ci preoccupa, perché significa che da Arbedo-Castione fino ad Airolo, tutto l'Alto Ticino, in futuro non si potrà sviluppare il comparto ferroviario e il nord perderà quest'opportunità di sviluppo ferroviario".
"Siamo rimasti un po' sorpresi sul peso dato dall'aspetto ambientale: ad Arbedo-Castione saranno espropriati 88'000 metri di terreno agricolo pregiato, mentre qui nella Bassa Leventina abbiamo già tutti i terreni in zona industriale, siamo perplessi perché è una scelta decisamente poco ecologica", ha concluso.
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