In Ticino, la variante Omicron sta producendo una crescita più lenta delle ospedalizzazioni rispetto alle precedenti ondate. Molte invece le persone in isolamento o in quarantena, una situazione che rischia di frenare le attività in diversi settori della società. Una situazione che si riscontra anche in altri Paesi, dove si è deciso o si sta pensando di ridurre i tempi per chi è costretto a rimanere a casa, come fatto per esempio negli USA.
La nuova variante, altamente contagiosa e con una rapida diffusione, preoccupa anche le autorità cantonali grigionesi che si appellano alla popolazione affinché si limitino al minimo i contatti personali. L’Ufficio retico di sanità raccomanda pure di mantenere il distanziamento, anche tra familiari e amici e di indossare costantemente la mascherina.
Lunedì sera, lo stato maggiore cantonale e i responsabili dell'Ufficio della sanità pubblica hanno discusso la situazione attuale con i consiglieri di Stato Marcus Caduff, capo del Dipartimento dell'economia e della socialità e Peter Peyer, capo del Dipartimento della giustizia, della sicurezza e della sanità. Dall’incontro sono emerse, appunto, le raccomandazioni alla popolazione senza però decidere eventuali nuove misure di restrizione che non sono però totalmente escluse nelle prossime settimane a dipendenza dell’evoluzione della situazione.
Frattanto sono 40 (-1) le persone ricoverate negli ospedali grigionesi a causa del Covid-19. 29 pazienti sono curati in reparto mentre 11 sono in terapia intensiva (+1); 10 dei quali sottoposti a ventilazione (+1). Le nuove infezioni sono invece 253. Crescono anche i casi attivi nel Cantone che toccano quota 2'008. Non vengono segnalati nuovi decessi (da inizio pandemia 224).