Ospedali presi d'assalto per l'influenza

Medici e infermieri negli ospedali ticinesi devono destreggiarsi tra Covid, bronchiolite e influenza. E l’allerta è più alta proprio per quest’ultima, con alcuni reparti di pronto soccorso presi d’assalto da pazienti con sintomi influenzali, mentre il picco della malattia non è ancora stato raggiunto.

Al momento la situazione è sotto controllo, spiega la dottoressa Roberta Petrino, primario di pronto soccorso dell'Ospedale regionale di Lugano, anche perché nel periodo natalizio ci sono meno interventi chirurgici e si può quindi ricorrere ai posti letto nei reparti di chirurgia. La speranza è che con la ripresa delle attività il picco si riduca, in modo da trovare un posto letto per tutti.

L’influenza preoccupa, spiega il dottor Nello Broggini, vicepresidente dell'Ordine ticinese dei medici, perché quest’anno c’è una minore capacità di resistenza nella popolazione, dato che nel 2020 e 2021 c’è stato un minore sviluppo di anticorpi. I soggetti più deboli possono quindi avere complicazioni respiratorie, che possono trascinarsi anche per alcune settimane.