Ticino e Grigioni

PPD verso la clausola di salvaguardia

Darbellay, "bisogna ascoltare i timori della popolazione"

  • 20 aprile 2013, 14:36
  • 5 giugno 2023, 20:18
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Christophe Darbellay

  • foto Keystone

Nel suo discorso di apertura dell’assemblea dei delegati del Partito popolare democratico (PPD) ad Heiden (AR), Christophe Darbellay si è espresso a favore dell'introduzione della clausola di salvaguardia.

“Bisogna prendere seriamente in considerazione le preoccupazioni della popolazione”, ha sostenuto il presidente del partito secondo il quale, nell'ambito della politica migratoria, la Svizzera non può diventare “un paradiso per tutti quelli che arrivano”.

"Le misure di accompagnamento alla libera circolazione devono essere applicate scrupolosamente, compresa la clausola di salvaguardia", ha affermato Darbellay che ha corsì ricordato che la misura è prevista dagli accordi bilaterali con l'Unione Europea. "Gli effetti di questo provvedimento sono però limitati nel tempo, bisogna trovare al più presto una soluzione sostitutiva: la Svizzera è attrattiva, ma non deve essere penalizzata per questo", ha sottolineato il vallesano.

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Il PPD raccomanda di respingere l'iniziativa UDC “per l'elezione del Consiglio federale da parte del popolo”, in votazione il 9 giugno. Chiara la posizione dei delegati che hanno affossato il testo con 172 voti contro due e un solo astenuto. Pollice verso anche per l'iniziativa per tassare le successioni superiori ai due milioni di franchi e quella per limitare i salari dei manager lanciata dal giovani socialisti.

Il testo sull'imposizione delle successioni, sostenuto dal Partito evangelico, dalla sinistra e dai sindacati, è stato bocciato con 143 voti contro 27 e 7 astenuti. L'iniziativa “1:12” dei Giovani socialisti, che chiede che il salario più basso versato da un'impresa sia almeno un dodicesimo del salario più alto, è stata scartata con 160 voti contro 14 e 3 astenuti.

Per contro, il PPD raccomanda di votare sì alla revisione della legge sull'asilo. I delegati hanno sostenuto la proposta con 146 voti contro 28 e due astenuti. A fine marzo le donne PPD avevano raccomandato di respingere la revisione considerando la strategia dissuasiva inefficace. Oggi la loro presidente, Babette Sigg, ha tentato nuovamente di convincere l'assemblea, ma senza successo.

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