Ammontano a oltre 2,5 milioni di franchi gli investimenti che il Cantone Ticino farà a favore del Parco del Piano di Magadino, tra investimento e credito di gestione.
Questa programmazione, grazie agli sforzi di agricoltori, politica e del Parco del Piano, favoriranno uno sviluppo sinergico delle diverse vocazioni di questo straordinario territorio, valorizzandolo. Si parte dal rifacimento di un osservatorio che c’era già, combinandolo con un’aula nel bosco, come ha riferito al Quotidiano Giovanni Antognini, direttore della Fondazione parco del Piano di Magadino. L’idea permette alle classi che girano all’interno di potersi fermare una mezz’oretta, sviluppare un’attività per poi ripartire e farne altre.
I programmi futuri, come detto, passeranno per la ristrutturazione del cuore del Piano di Magadino, ossia il demanio agricolo di Gudo che potrà ospitare diverse attività, tra cui quelle didattiche e la rinaturalizzazione dell’area che passerà invece per progetti come il rifacimento del canale Ravello. L’obiettivo è quello di creare delle arterie al di fuori del viale che adesso è totalmente canalizzato per ricreare ambienti umidi che c’erano già in passato, come spiegato da Antognini, tutto a favore della biodiversità.
I prossimi quattro anni interesseranno anche la risoluzione di alcune situazioni conflittuali, non di facile e veloce soluzione, come la creazione del corso del tempo di attività non conformi al suolo agricolo, come depositi edili e simili. Un altro elemento che emerge spesso nel dibattito pubblico è il traffico parassitario nelle strade agricole. Un problema che è stato analizzato negli ultimi quattro anni ma per delle soluzioni concrete toccherà attendere.