È stato prosciolto anche in appello il padre che nell’autunno 2011 tirò alcune sberle alla figlia, che tentando di proteggersi, cadde sopra un’auto spaccandosi un dente. La ragazza, 14enne all’epoca dei fatti, fu scoperta dal genitore mentre si scambiava effusioni con un coetaneo a una festa.
Come precisa la Regione Ticino di martedì, la reazione del padre fu di alzare le mani contro di lei, che appunto per difendersi sbatté con la bocca contro un’auto in sosta. Assolto in primo grado, l’uomo ha ottenuto il proscioglimento anche in appello, poiché secondo la giudice Giovanna Roggero Wil lui non poteva prevedere ciò che è poi accaduto.
Il genitore era stato accusato pure di coazione per aver chiuso a chiave in camera la figlia per una notte dopo aver saputo che aveva avuto rapporti sessuali non protetti. La pp Chiara Borelli ha ritirato l’atto di accusa per coazione dopo aver verificato che il papà aveva agito a fin di bene pure in questo caso.
Red. MM/EnCa