La pretura di Lugano ha respinto l’istanza supercautelare inoltrata una da società anonima ticinese, che chiedeva di bloccare il servizio di questa sera (venerdì) della trasmissione Patti Chiari, perché ritenuto lesivo nei suoi confronti.
Per il pretore, il tenore dell’informazione è equilibrato e trasparente. La sede della SA in questione è in Ticino, per motivi fiscali, ma la sua attività in Italia, dove ingaggia ragazzi per mandarli a lavorare come animatori in villaggi turistici.
Il caso era stato segnalato alla RSI, che dunque può mettere in onda il servizio, proprio da alcuni degli assunti. Secondo gli accordi, avrebbero dovuto essere pagati entro due mesi dalla fine del rapporto di lavoro, ma da novembre una sessantina di loro ha ricevuto nella migliore delle ipotesi un anticipo.
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Gallery video - Patti Chiari, via libera a un servizio