Ticino e Grigioni

Pazienti violenti: a Mendrisio numeri inquietanti

Triplicate in tre anni le aggressioni contro personale o altri pazienti. Dito puntato sull’aumento di ricoveri imposti per condotte antisociali. L’OSC corre ai ripari

  • 30 marzo, 19:54
  • 30 marzo, 20:46
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OSC: 180 aggressioni in un anno

Il Quotidiano 30.03.2024, 19:00

Di: Sharon Bernardi/RSI Info 

Sono triplicate in tre anni le aggressioni ai danni del personale o di altri pazienti all’ospedale psichiatrico cantonale di Mendrisio. Le cifre sono state fornite dal Consiglio di Stato in risposta a un’interrogazione di Danilo Fiorini (PS). Si è passati dai 108 incidenti del 2021 ai 332 del 2023. Nel 2022 gli episodi erano stati 125.

180 le aggressioni che hanno richiesto l’intervento del pronto soccorso. Nella stragrande maggioranza dei casi (80%) l’aggressività è legata all’abuso di alcol o di sostanze stupefacenti. Particolare preoccupante: è in crescita la percentuale di attacchi commessi da giovani sotto i 25 anni o addirittura minorenni.

Le cifre peraltro potrebbero essere sbagliate per difetto, perché non tutti gli episodi vengono necessariamente denunciati, ma per gli operatori si tratta di casi molto gravi, che hanno conseguenze sulla loro capacità di lavorare e sugli altri pazienti, anche se non coinvolti.

In causa ci sarebbe l’aumento dei ricoveri a scopo di assistenza o per condotte antisociali, non di rado ordinati dalle autorità anche quando non appaiano patologie psichiatriche vere e proprie. L’Organizzazione psichiatrica cantonale si sta attrezzando per correre ai ripari, con una presenza rafforzata di agenti della sicurezza, un aumento della videosorveglianza, corsi per preparare il personale e una riorganizzazione dei reparti in modo da evitare la concentrazione dei casi più rischiosi.

Sulle 40-50 denunce per aggressione presentate ogni anno da dipendenti pubblici, quelle del personale sanitario rappresentano circa un quarto del totale.

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