Da sempre il Parlamento ticinese si è prodigato in difesa dei diritti dei bambini, in particolare tentando di costituire delle basi legali che diminuissero il rischio che i bambini subiscano degli abusi sessuali.
E oggi ha deciso a larga maggioranza - 80 voti favorevoli, nessun contrario e 5 astenuti - di chiedere alle camere federali di introdurre nel codice penale delle pene minime e l'inasprimento di quelle massime per reati di questo tipo.
Alll’assemblea federale verrà chiesto di rivedere il titolo quinto del codice penale svizzero, citiamo:
"valutando l’introduzione di una pena detentiva minima, la quale non dovrebbe essere inferiore a un anno, considerato che per la maggior parte dei reati contro l’integrità sessuale è prevista unicamente una pena pecuniaria minima. Ovviamente va mantenuta l’esenzione nei casi in cui sono coinvolti giovani adulti consenzienti;
valutando l’inasprimento delle pene massime ad almeno 10 anni, perché attualmente i reati contro l’integrità sessuale prevedono pene massime differenziate che vanno dai tre (3) ai cinque (5) anni e solo nei casi della coazione sessuale e della violenza carnale si arriva ai dieci (10) anni".
joe.p.
Gran Consiglio ticinese: la seduta integrale del 21.01.2019