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Pedofilia: nel 2016 nel deep web

L'isola di Tonga al primo posto delle segnalazioni per il Report Meter annuale, segue la Russia.

  • 4 maggio 2017, 15:22
  • 23 novembre, 05:51
Pedofilia: sia online che nella vita reale

Pedofilia: sia online che nella vita reale

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Il mondo della pedofilia, nel 2016, ha continuato a prosperare. Le violenze sono diventate più raffinate ed i metodi di smercio del materiale - video e foto - più difficilmente riscontrabili, a causa alle infinite possibilità del deep web. Lo dice il Report Meter 2016, pubblicato lo scorso mese di marzo.

Il sistema prevalentemente usato nel deep web è The Onion Router (TOR), una rete di comunicazione basata sull’autonomia dei suoi membri, protetti dalla crittografia. È quindi difficile ottenere l’indirizzo IP che li identifica.

Milioni di immagini (per la precisione 1'946'898, contro il milione e poco più del 2015) e tonnellate di gigabyte hanno continuato a rappresentare il dolore e le urla dei bambini, violentati e venduti da abusatori che si mostrano ormai anche a viso scoperto.

Se si guarda ai dati, le nazioni prese in considerazione sono 42. In particolare si registra l’esplosione di Tonga, che raccoglie una popolazione di circa 100'000 persone e che è il paese che ha totalizzato la maggior parte delle segnalazioni: 4'156. Seguono la Russia (635) e la Nuova Zelanda (312).

joe.p.

- Giornata per la lotta alla pedofilia: 5 maggio, convegno della Regione Lombardia a Palazzo Pirelli

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