Ticino in prima linea nella lotta alla diffusione del Covid19 e dei virus futuri. Il mondo accademico cantonale, in collaborazione col Politecnico di Losanna svilupperà un dispositivo semplice in grado di capire in pochi minuti se una persona è stata contagiata.
"L’analisi del virus SARS-CoV-2 implica procedure complesse e tempi di attesa importanti - si legge nel comunicato diramato giovedì - Il progetto MicroCoVSens mira alla realizzazione di un dispositivo portatile per il test del virus in tempo reale. Una soluzione concreta e di facile attuazione che consentirà di limitarne la diffusione attraverso diagnosi rapide ed efficaci attuabili anche da personale non specializzato".
Un progetto rivoluzionario, nel quale la Confederazione ha deciso di puntare forte investendo più di un milione di franchi. Prenderà il via ad ottobre convolgendo tanti partner diversi. "Il politecnico di Losanna svilupperà la parte che blocca l'RNA del virus - ha spiegato ai microfoni della RSI Igor Stefanini, responsabile di progetto presso l'istituto sistemi ed elettronica applicata della SUPSI - mentre noi svilupperemo tutta la parte di base, quella microfluidica, oltre a quella elettronica che permette di indentificare la presenza o meno del virus".
C'è poi l'istituto oncologico di ricerca: "Noi portiamo le nostre competenze in bioinformatica e analisi di dati pubblici per scegliere le sequenze migliori del virus da usare - spiega il vicedirettore Francesco Beroni - inoltre metteremo a punto la parte biologica di estrazione di RNA dalla saliva e tutti gli esperimenti per dimostrare che l'apparecchio funziona correttamente".
Il risultato sarà un dispositivo delle dimensioni di un telecomando per la televisione che potrà essere usato da chiunque e che dovrebbe essere pronto tra due anni. "Speriamo tutti che comunque tra due anni il problema sarà superato - conclude Stefanini - però c'è da dire che il sistema potrà essere riadattato per tutti gli altri tipi di virus e per eventuali altre pandemie".