Ticino e Grigioni

Perdite BNS, il Ticino era preparato

Christian Vitta: “Non era stato messo nulla a preventivo”; per il secondo anno nessun versamento a Confederazione e cantoni

  • 9 gennaio, 12:34
  • 10 gennaio, 10:21
02:16

RG 12.30 del 9 gennaio 2024 L’intervista di Nicola Lüönd

RSI Info 09.01.2024, 12:25

  • © Ti-Press / Francesca Agosta
Di: RG/RSI Info 

La Banca nazionale svizzera ha registrato una perdita di 3 miliardi di franchi nel 2023. Una situazione che si traduce con l’impossibilità di distribuire contributi a Confederazione e cantoni. Ticino compreso. “Diciamo che si era realisti soprattutto negli ultimi mesi dell’anno in quanto al di là del risultato d’esercizio che è stato presentato, bisogna ricordare che le riserve di distribuzione erano già negative di quasi 40 miliardi di franchi”, afferma ai nostri microfoni Christian Vitta.

Se un tempo questa entrata proveniente dalla BNS arrivava automaticamente, ora la situazione è cambiata ed è accompagnata da una certa preoccupazione. “Sicuramente”, argomenta il direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia del canton Ticino, “se guardiamo in prospettiva storica, è un po’ un’eccezione che adesso per due anni di fila non viene più distribuito nulla. Se prendiamo la media storica degli ultimi 20 anni, la distribuzione è sempre stata in media attorno ai 55 milioni di franchi. Queste riserve di distribuzione negative non sono un bel segnale per il futuro. Occorre però sottolineare che nel 2025 scade l’attuale convenzione che la Banca ha con il Dipartimento federale delle finanze e che è alla base del meccanismo di distribuzione. Bisognerà vedere cosa prevederà quella nuova proprio nell’ambito della distribuzione di riserve”.

Il Ticino ad ogni modo era pronto a questa mancata entrata. Non era stato messo nulla a preventivo legato alla BNS.

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