Le partite che si giocano sull'aeroporto di Lugano Agno sono due. Da una parte trovare investitori privati che prendano in mano la struttura, dall'altra l'urgenza di una soluzione per gli ex impegati -una quarantina - da definire nelle trattative tra sindacati e Città sul piano sociale.
In un messaggio il municipio di Lugano si dice disposto a versare ai dipendenti licenziati mezzo milione di franchi, più oltre 1,3 milioni per lo scalo fino all'anno prossimo, quando una nuova cordata dovrebbe ritirarlo.
Ma per UNIA e OCST quanto proposto non basta e lo hanno detto chiaramente ieri alla commissione della Gestione: ci vuole di più per il personale licenziato, ossia una cifa tra un milione e 1,3 mlioni di franchi.
ll municipio renderà note le proprie decisioni giovedì, nell'incontro settimanale con la stampa. Ma il sindaco Marco Borradori, che abbiamo contattato, ci ha detto che ora come ora l'esecutivo può sì concedere qualcosa di più, ma non quanto chiesto dai sindacati.