Ticino e Grigioni

Piscine, in alcune troppo cloro

In alcuni stabilimenti svizzeri rilevate sostanze sopra i livelli massimi - Nella Svizzera italiana, su 4 stabilimenti balneari analizzati, uno supera i valori massimi

  • 17 giugno 2024, 19:41
  • 17 giugno 2024, 19:46
03:02

Troppo clorato in piscina

Il Quotidiano 17.06.2024, 19:00

  • RSI
Di: Quot/sdr 

Accertamenti condotti su 92 piscine in territorio elvetico e del Principato del Liechtenstein hanno rilevato che alcune di esse non rispettavano sempre il valore massimo di clorato. Sono stati prelevati un totale di 275 campioni di acqua dalle piscine tra maggio e novembre dell’anno scorso, si legge in un comunicato dell’Associazione dei chimici cantonali svizzeri (ACCS). Le analisi sono state condotte al fine di individuare i sottoprodotti chimici della disinfezione dell’acqua, ovvero clorato, bromato, perclorato e tricloroacetato che sono dannosi per la salute. In 43 delle vasche ispezionate, la concentrazione di clorato era superiore al valore massimo in almeno uno dei giorni di ispezione. Il fenomeno è stato riscontrato più nelle piscine all’aperto (49%) che in quelle coperte (44%).

Le analisi a sud delle Alpi

Anche nella Svizzera italiana, su 4 stabilimenti balneari analizzati, uno supera i valori massimi tollerati di clorato. Ad essere analizzati sono state soprattutto quelle vasche che già in passato avevano mostrato valori sopra la norma, come ha spiegato alla RSI Nicola Forrer, direttore del Laboratorio cantonale. “Dove ci sono state non conformità - ha spiegato il chimico - i laboratori cantonali hanno imposto delle misure correttive in modo che la piscina sia in grado di mantenere il livello dei clorurati basso, e il parametro verrà sicuramente analizzato in maniera ancora più frequente in futuro. Questo, sia da parte dell’autorità di controllo ma anche da parte dei gestori delle piscine”. Misure di correzione degli alti livelli di clorato sono indispensabili per evitare problemi di salute pubblica”. A livelli molto alti e in una situazione cronica - spiega ancora Forrer - può produrre dei problemi alla tiroide, in particolare nell’assunzione dello iodio. Può inoltre provocare dei problemi a livello di globuli rossi o problemi ai reni. Normalmente però, un superamento del valore di legge non implica direttamente un pericolo immediato per i bagnanti. Per la tutela della salute è comunque importante che i valori siano mantenuti al livello più basso possibile.

I metodi alternativi sono una soluzione?

“Ci sono dei metodi diversi - ha concluso il direttore del Laboratorio cantonale - ad esempio tramite ozono o filtrazioni naturali. Sono però anche metodologie che hanno degli altri svantaggi a livello di tossicità della sostanza stessa, oppure di efficacia. Per il momento il cloro è la soluzione migliore anche dal punto di vista della lotta microbiologica”.

Correlati

Ti potrebbe interessare