È un giorno di festa per il mondo accademico della Svizzera italiana. Da Berna, via Zurigo, arriva infatti il reale "via libera" alla quinta facoltà dell’USI: la Facoltà di Scienze Biomediche. Con l’annunciata modifica della Legge sui politecnici federali, il Consiglio federale ha - de facto - presentato da un lato un nuovo attore destinato a rivoluzionare il mondo della formazione medica, il Politecnico di Zurigo, e dall’altro ha svelato il partner di riferimento dell’Università della Svizzera italiana per il Master che inizierà nel 2019.
La decisione di formare medici con un bachelor da parte dell’ETHZ è stata infatti immediatamente spiegata alla NZZ dal presidente Lino Guzzella con l’urgenza di garantire il ricambio generazionale dei medici svizzeri (oggi meno di un terzo di quelli che entrano sul mercato è formato in Svizzera) e per assicurare la qualità scientifica della medicina svizzera con un’attenzione particolare alla ricerca clinica. Finora, infatti, all'ETH vi erano unicamente branchie paramediche, mentre sono 5 le facoltà di Medicina in Svizzera. I partner del Politecnico di Zurigo saranno l’USI e l’Università di Basilea e di Zurigo.
Il Master della futura Facoltà ticinese – lo ricordiamo – prevede formazione clinica e la ricerca biomedica, spalmata su tre anni: nel loro quarto, quinto e sesto anno di fomazione, gli aspiranti medici che hanno ottenuto il bachelor sulla Limmat studieranno a Lugano e a Bellinzona. Attirare studenti dal Nord delle Alpi era la principale preoccupazione del progetto di Facoltà dell’USI e l'accordo con l’ETHZ garantisce una soluzione tanto innovativa quanto d'eccellenza.
Massimiliano Herber
Questa sera (venerdì) il presidente dell’USI Pietro Martinoli sarà ospite in diretta del Quotidiano della RSI
Per saperne di più:
- Il comunicato stampa