Sette adulti e quattro minorenni sospettati di aver condiviso con terzi - attraverso reti sociali, chat o sistemi di messaggeria istantanea - materiale pornografico raffigurante atti sessuali con minorenni, sono stati fermati, interrogati e denunciati. Lo segnala mercoledì una nota stampa della polizia cantonale precisando che i fatti risalgono allo scorso 9 gennaio.
In quella data ha avuto luogo una serie di controlli finalizzata al contrasto della pornografia illegale. Il dispositivo, nato da distinte segnalazioni da parte dell’Ufficio federale di Polizia (Fedpol), si è svolto in contemporanea in diverse località nel Mendrisiotto, Luganese, Bellinzonese, Locarnese e in Riviera.
Gli accertamenti sono anche stati scanditi da delle perquisizioni che hanno portato al sequestro di numerosi dispositivi elettronici (computer, tablet e smartphone) ora al vaglio degli inquirenti. L’ipotesi di reato è di pornografia. Le inchieste sono coordinate dalla Procuratrice pubblica Valentina Tuoni e dalla Magistratura dei minorenni.