La mancanza di uova si fa sentire a livello nazionale come anche in Ticino dove, attualmente, l’autoproduzione si ferma all’80%, mentre il resto arriva da altri cantoni. A mancare, in particolare, sono le uova da allevamento all’aperto. Una carenza che è stata confermata anche ai microfoni di SEIDISERA, della RSI, dai principali attori della grande distribuzione.
Coop e Migros dichiarano che le uova sono disponibili sugli scaffali, anche se può essere difficile garantire la disponibilità di uova svizzere. Motivo per il quale hanno aumentato la disponibilità di uova importate. Anche Aldi e Lidl rispondono che riusciranno a garantire la presenza di uova sugli scaffali nelle prossime settimane.
Alla base di questa situazione c’è un aumento del 12% della domanda di uova negli ultimi due anni. Un aumento al quale, in questo periodo, si aggiunge anche il picco pasquale che, da sempre, porta un aumento della domanda.
Durante la pandemia da COVID-19 vi era stato un aumento importante della produzione, per far fronte alla maggior richiesta. Dopo la pandemia la maggior richiesta è crollata, così si sono distrutte milioni di uova, utilizzandole poi come farine o come prodotti per l’industria, a un prezzo nettamente inferiore. In tal modo sono stati bruciati diversi milioni, spiega ai microfoni della RSI Marco Consonni, dell’azienda Al Formicaio. “Questo ha reso più prudenti i produttori e chi raccoglie le uova sul territorio: forse hanno anche un po’ sottostimato quello che poteva essere la richiesta di quest’anno. E adesso ci vorrà tempo per riuscire a compensare questa domanda”, sottolinea Consonni.
Prevedere aumenti o cali della domanda non è facile perché si guarda sempre un po’ al passato per cercare di capire quello che succederà nel futuro. Si sa, per certo, che ci sono due periodi nei quali la domanda aumenta: da ottobre fino a dopo le vacanze di Natale. Poi c’è un calo di nuovo, da marzo in avanti di solito c’è di nuovo un aumento, spiega Consonni. “Il problema è che quest’anno, da Natale ad oggi, la richiesta non è mai calata. Dunque non si è potuto andare a ricostituire le riserve necessarie per la Pasqua. Servono sicuramente un anno e mezzo, due anni per poter compensare sbalzi importanti. Comunque la gente non deve preoccuparsi, di uova ce ne sono... magari non si trovano sempre sul mercato tutte le tipologie di uova”.
La domanda, in questo caso, sembra non tradursi in un aumento dei prezzi: “Purtroppo quando si va a chiedere di aumentare i prezzi alla grande distribuzione non è che ci sentano molto. Sarebbe corretto. Se lei ha sentito quello che succede in America, sarebbe corretto farlo anche da noi. Noi non abbiamo aumentato i prezzi né alla grande distribuzione né ai piccoli rivenditori, però effettivamente sarebbe un pensiero che potrebbe nascere”.