Il comune parrocchiale di Poschiavo raccoglie l’invito del Corpus Catholicum e dice sì ad una fusione che unirà ben cinque campanili. Un’operazione lunga e laboriosa che sarà però coronata da un incentivo che sfiora il mezzo milione di franchi.
La fusione dei comuni parrocchiali è passata a larga maggioranza, 52 voti favorevoli su 57 presenti, 5 gli astenuti che, dopo il sì di giovedì sera da parte di Poschiavo, ad oggi annovera anche San Carlo e Pagnoncini e conta di inglobare pure Angeli Custodi e Cologna.
Più che soddisfatto Andrea Zanolari, da due anni presidente della deputazione del comune parrocchiale di Poschiavo, che ha spiegato le ragioni che hanno spinto la vallata Sud del Bernina ad accelerare la fusione.
"La nuova ordinanza concernente l'amministrazione delle finanze della Chiesa dello Stato dei Grigioni penalizzerà sempre più tutti i comuni parrocchiali al di sotto dei 600 cattolici - spiega Zanolari -. Con questa decisione usciremo rafforzati perché arriveremo a 1'876 parrocchiani in questo nuovo comune parrocchiale che, molto probabilmente, prenderà il nome di Poschiavo Nord".
Poschiavo Nord perché, si presuppone, ci sarà pure un Poschiavo Sud formato dai comuni parrocchiani di Prada e le Prese con Sant'Antonio che, già alcuni anni fa, hanno unito le forze.
Ora, se l'operazione andrà in porto, i 5 comuni parrocchiani riceveranno in dote 400'000 franchi di incentivo, più 10'000 franchi per ogni comune.
"La Chiesa di Stato, nel 2014, diede quasi 10 milioni di incentivi per promuovere le fusioni", ricorda Zanolari.
Ognuno dei 1'876 parrocchiani continuerà a versare il 15% sulle tasse cantonali semplici come tassa di culto ma le proprietà immobiliari saranno mantenute ben distinte. Un particolare che ha consentito di superare i campanilismi che, fino a ieri, hanno prevalso.
"Il nuovo comune parrocchiale avrà solo un ruolo amministrativo e finanziario. Ciò significa che tutti gli averi e le sostanze entreranno a far parte, nelle rispettive fondazioni, che andranno via via costituite", dice Zanolari.
E naturalmente il nuovo comune parrocchiale manterrà l'ultima parola sulle scelte che altrove, in Ticino ad esempio, spettano al vescovo e quindi alla curia. Pensiamo alla nomina dei parroci che, anche in passato, a Poschiavo hanno creato più di una frizione.
Grigioni Sera/Antonia Marsetti