Delusione ma anche preoccupazione. Questa la reazione dell'Associazione dei consumatori della Svizzera italiana all'annuncio dell'aumento dei premi di cassa malati in Ticino oltre quattro volte più alto della media nazionale. La segretaria generale Laura Regazzoni sottolinea che la crescita colpisce un cantone dove i redditi sono inferiori a quelli degli altri cantoni e l'aumento pesa quindi ancora di più.
Il vicepresidente dell'ordine dei medici del canton Ticino, Nello Broggini, chiede una riduzione delle riserve miliardarie delle casse malati e ritiene che sarebbe un atto di solidarietà e una scelta politica adeguata alla situazione attuale.
In Ticino, sottolinea Céline Antonini, responsabile per la Svizzera italiana di Curafutura, in diversi casi gli assicuratori hanno proposto dei premi a un certo livello e l'ufficio federale li ha poi innalzati.
Secondo Bruno Cereghetti, ex capo dell'Ufficio assicurazione malattia cantonale, i conti non tornano. Negli negli ultimi anni, afferma, viene detto che i premi non sono stati sufficienti per coprire i costi reali. Cereghetti ritiene che questo deve essere dimostrato e l'autorità federale deve fornire i dati dei singoli assicuratori per giustificare questi dati.
Aumento più contenuto nei Grigioni
Nei Grigioni l'aumento sarà invece dello 0,4%. Una crescita che Peter Peyer, direttore del Dipartimento della sanità retico, ritiene elevato ma comunque accettabile. Per fare fronte alla pressione sui costi della salute intanto Coira sta lavorando con Appenzello, Glarona e San Gallo per valutare come fare una pianificazione ospedaliera unica in tutta la regione. I primi risultati non sono però attesi prima di due anni.
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