La Commissione parlamentare d'inchiesta che dovrà far luce sulle responsabilità amministrative e politiche legate al caso dell'ex funzionario del Dipartimento sanità e socialità condannato per coazione sessuale sta prendendo corpo. Stando a quanto appreso dalla RSI la nuova CPI (la quarta della storia recente) sarà composta da 7 membri (uno per ogni gruppo parlamentare: PLR, Lega, PS, PPD, Verdi e UDC) più uno che dovranno contendersi le forze minori (MPS, Comunisti e Più donne).
Per la propria attività, che dovrà permettere di valutare l'accaduto e capire se per evitare il ripetersi di casi del genere servano altre misure, l'organismo dovrebbe avere a disposizione 100'000 franchi.
Prima della discussione in Gran Consiglio andranno definiti alcuni ulteriori dettagli del mandato tra cui la durata precisa degli accertamenti, attualmente in fase di valutazione in seno alla commissione della gestione che dovrebbe concludere i suoi lavori sulla questione nelle prossime settimane.
L'esigenza di fare chiarezza in seno si era imposta dopo che, pronunciando la condanna in prima istanza del funzionario al quale è stata inflitta una pena pecuniaria sospesa, il giudice Marco Villa si era sentito in dovere di scusarsi con le vittime a nome dello Stato. Da un lato per quanto commesso dall'ex funzionario ma anche perché i suoi superiori avrebbero fatto poco o nulla quando le vittime segnalarono quanto stava capitando chiedendo aiuto.
Mandato pronto per indagare
Il Quotidiano 04.02.2020, 20:00