Ticino e Grigioni

Prepagata ai migranti, l’UDC ci prova anche in Ticino

Il partito vorrebbe tracciare il denaro ed evitare che finisca in attività illegali o alle famiglie in patria - Per il Cantone i controlli sui versamenti funzionano e gli abusi sono molto rari

  • 16 febbraio, 05:55
  • 16 febbraio, 05:55

Proposta la carta prepagata per richiedenti asilo

Il Quotidiano 15.02.2024, 19:00

Di: Quot/Sharon Bernardi

Da qualche giorno si parla della carta prepagata di debito per i migranti. Dopo Basilea-Città e San Gallo, anche in Ticino l’UDC vorrebbe che si seguisse la via che sperimenterà la Germania a partire da quest’estate. Così il partito rilancia l’idea delle carte di debito per chi richiede l’asilo invece dei contanti versati su un conto. Vuole così tracciare il flusso di denaro ed evitare che finisca in attività illegali o alle famiglie in patria. E’ in preparazione un atto parlamentare. Per il Cantone, i controlli sul versamento dei soldi funzionano e gli abusi sono molto rari.

La Segreteria di Stato della migrazione ha già detto no. Idea bocciata perché inutile. Lo spillatico di 3 franchi al giorno, dato a chi alloggia nei centri federali, non basta per un uso abusivo. Ma poi la palla passa ai Cantoni, non appena i richiedenti vengono assegnati.

“Oggi le prestazioni di aiuto sociale vengono versate mensilmente su un conto corrente, postale o bancario, e per il versamento delle prestazioni chiediamo che le persone a beneficio, ogni mese, presentino l’estratto conto del mese precedente”. A spiegarlo Renzo Zanini, responsabile Ufficio richiedenti asilo e rifugiati, che sottolinea l’efficacia del controllo finanziario. Ogni mese avviene “un controllo sul conto in cui vengono centralizzate le prestazioni, cosa che ci permette di valutare ed eventualmente intervenire a fronte di situazioni anomale”.

L’obiettivo resta l’indipendenza economica. Il denaro serve per le spese personali, alloggio e costi della salute esclusi. E’ il cosidetto fabbisogno minimo. In Ticino oggi ci sono 4’000 richiedenti asilo: alloggiano in strutture specializzate (come il Centro Ulivo della Croce Rossa Svizzera) o in appartamenti. Ricevono 500 franchi al mese, 750 se sono in coppia.

In Ticino l’UDC non starà a guardare. Una mozione è in preparazione per dire sì alla carta di debito. Sul tema, si è espresso ai microfoni RSI Piero Marchesi, presidente UDC Ticino. “Riteniamo che lo spillatico, i soldi dei contribuenti che diamo mensilmente ai richiedenti asilo che ne beneficiano, possa rimanere sul territorio, evitando di ritornare nei Paesi d’origine e alimentando, ad esempio, il traffico di persone verso il continente europeo”. Su tali pratiche, tuttavia, non vi sono né prove né evidenze. “Come sul contrario”, replica Marchesi, “d’altronde, se non ci fosse questo problema alcuni Länder in Germania non avrebbero preso queste precauzioni”.

Gli abusi - ci dicono a Bellinzona - sono considerati rari, a volte imprecisioni. “Il controllo - spiega Renzo Zanini, responsabile Ufficio richiedenti asilo e rifugiati - ci permette principalmente di verificare che quanto dichiarato dai beneficiari sia conforme alla realtà: la verifica dell’estratto conto ci permette di farlo. D’altra parte la verifica ci permette in rari casi di avere un metro per poter capire e fiutare eventuali situazioni di abuso, come il lavoro in nero o rendite non dichiarate”.

Come dire che il sistema funziona. Anche se la carta prepagata non è un tema, presto lo diventerà con la mozione targata UDC.

Richieste d'asilo in crescita

Telegiornale 15.02.2024, 12:30

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