La Francia svetta al primo posto nell’Atlante che compara l’accesso alla contraccezione in 46 paesi d’Europa (Contraception Policy Atlas Europe 2022). Assieme al Belgio, ma la recente decisione di rendere gratuiti dal prossimo 1 gennaio i preservativi per i giovani fino ai 25 anni (minorenni compresi), promossa dallo stesso presidente Emmanuel Macron, lascia presagire un futuro primato in solitaria. A settembre, peraltro, il ministro francese della Salute, François Brun aveva annunciato l’offerta, sempre gratuita fino a 26 anni, di uno screening per le malattie sessualmente trasmissibili. E ancora, senza pagare un euro, la pillola del giorno dopo verrà offerta a tutte le donne e senza prescrizione medica.
La Svizzera sembra andare in altra direzione, puntando su un’informazione e una rete di consultori di alto livello, ma ignorando il fattore gratuità per l'insieme dei metodi contraccettivi. Da qui il poco brillante 23° posto, tra Ucraina e Turchia, nel ranking europeo stilato dall’Atlante che considera le politiche governative sull’accesso ai contraccettivi, la consulenza e le informazioni reperibili online. Sintomatico, che per quest’ultima categoria l’informazione sui prezzi nella Confederazione venga ritenuta "insufficiente".
Atlante della contraccezione in Europa
"Il costo dei preservativi può certamente dissuadere i giovani dal farne uso", afferma Vincenza Guarnaccia, operatrice di Zonaprotetta, associazione che si occupa di salute sessuale. Anche dal Ticino l’ultima decisione francese è vista con favore da chi si occupa in primo luogo di prevenzione.
Una mozione chiede la gratuità
Non che a livello politico non ci siano segnali in tal senso. Ultima, lo scorso marzo, la consigliera nazionale socialista Samira Marti (Basilea Campagna) ha chiesto con una mozione che tutti i metodi contraccettivi, preservativi compresi, siano gratuiti per i giovani fino ai 25 anni. La richiesta è pendente, ma il Consiglio federale ha già proposto di respingerla, come aveva già fatto in precedenza con altre mozioni sul tema poi liquidate dal Parlamento: "La consegna di contraccettivi - scrive il Governo - non rientra nell’assicurazione malattia obbligatoria". E in virtù delle competenze in materia di sanità, "il compito di creare altre basi legali per consentire alle donne e agli uomini fino a 25 anni un accesso a bassa soglia a contraccettivi gratuiti ricadrebbe di nuovo sui Cantoni". Ma la deputata socialista ricorda che "in Svizzera l'accesso alla contraccezione rappresenta un onere finanziario soprattutto per i giovani adulti e per le persone in formazione o con un reddito modesto".
L'offerta di Zonaprotetta
E allora torniamo al Ticino, dove un’associazione come Zonaprotetta punta su "gratuità e accessibilità", due fattori che Vincenza Guarnaccia ritiene "importanti e utili per promuovere un comportamento responsabile nella sessualità a protezione della salute". Nel concreto, nella sede in Via Bagutti 2 a Lugano, "i preservativi vengono messi gratuitamente a disposizione dei giovani in uno spazio di facile accesso". Il servizio, continua l’operatrice, "è apprezzato da chi a quell’età non ha grandi disponibilità economiche. Si tratta quindi di un importante incentivo all’utilizzo. Vediamo che funziona, perché c’è un bel passaparola. Può essere inoltre un’occasione per porre domande e chiarire eventuali dubbi con gli operatori".
Se è vero che lo Stato non paga il preservativo a tutti giovani, va anche detto che ciò avviene indirettamente per chi i singoli che ne fanno richiesta, visto che Zonaprotetta riceve un finanziamento da parte del Cantone.
Servizi sul territorio, peraltro, non mancano, come ad esempio i Consultori di Salute Sessuale EOC presso gli ospedali regionali. La prevenzione delle gravidanze indesiderate e delle infezioni sessualmente trasmissibili fa parte integrante di questa consulenza. Lo stesso Servizio di malattie infettive (SMI), che ha sede presso l’Ospedale Civico, collabora con Zonaprotetta dove si possono effettuare test per HIV e sifilide, gratuiti, rapidi e anonimi. Di rimando, contattando l’associazione è possibile eseguire, a prezzo agevolato, sempre in forma anonima, presso l'SMI al Civico, uno screening generale delle malattie sessualmente trasmissibili: HIV, epatite B, clamidia, gonorrea, sifilide, herpes genitale e HPV-Papilloma virus umano (contro quest'ultimo virus però il preservativo fornisce una protezione solo parziale, per cui ad adolescenti e giovani è raccomandata la vaccinazione).
Qualche numero sulle infezioni
Non tutte queste malattie mostrano la stessa propensione a diffondersi. Nel 2021 i contagi da HIV in Svizzera sono risaliti a 318 casi, ma si resta nettamente al di sotto dei 1'300 nuovi contagi che si registravano negli anni ’90. Sempre la statistica, e qui ci limitiamo al Ticino, indica una regressione dei casi di epatite B (45 casi nel 2021, il numero più basso degli ultimi 10 anni), un andamento costante per le infezioni da clamidia (oscillanti attorno alle 400 all’anno) e in leggera crescita per quelle da gonorrea (99 nuovi casi nel 2021), il cui aumento è invece più preoccupante a livello di Confederazione (dove si è passati, con progressiva crescita, dai 1'545 nuovi casi nel 2012 ai 4'083 del 2021).
L’uso del profilattico resta quindi fondamentale come barriera contro le malattie sessualmente trasmissibili. "Non bisogna però pensare solo all’HIV - avverte Guarnaccia -, ma anche ad altre malattie insidiose, come la clamidia e la gonorrea". Il fatto che le statistiche mostrino numeri sotto controllo non deve far abbassare la soglia di guardia: "Se vogliamo che queste cifre non salgano è importante sostenere il tema della prevenzione".
Notiziario
Notiziario 08.12.2022, 23:08
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