È stato condannato a 36 mesi di prigione, di cui 6 da espiare, il 31enne del Luganese accusato di aver prodotto, smerciato e consumato sostanze psicoattive. Considerando che ha già scontato quasi 4 mesi di carcere preventivo, quel che resta, l’uomo può decidere se espiarlo in regime di semicarcerazione o con lavori di utilità pubblica.
Il giudice Mauro Ermani ha ritenuto grave la colpa dell’uomo perché ha messo in pericolo la salute del consumatore finale che non aveva le stesse conoscenze del 31enne e che quindi non poteva sapere quanto fossero pericolose le sostanze che lui offriva.
La Corte è rimasta però positivamente impressionata dal fatto che l’imputato ha ripreso la sua vita in mano e che sta seguendo una terapia farmacologica. Anche per questo, per la sua collaborazione e per il fatto che si è arrivati in aula dopo 6 anni dai fatti, la pena è stata ridotta. Altrimenti, ha detto Ermani, poteva essere facilmente sopra i 3 anni.
L'uomo, tra il 2010 e il 2012, prese parte a diversi traffici illeciti, tra cui il commercio di sostanze psicoattive acquistate in rete e che provvedeva a smistare per posta a acquirenti svizzeri. Tra le varie imputazioni figura anche il fatto di avere prodotto il GHB, il noto acido in grado di inibire le capacità di reazione. Lo sintetizzò da solo, consumandolo poi assieme agli amici.
RG 12.30 del 21.07.22: il servizio di Pervin Kavakcioglu
RSI Info 21.07.2022, 14:51
Il traffico di farmaci preoccupa da anni le autorità
SEIDISERA 21.07.2022, 20:33