Ticino e Grigioni

Rave a Roveredo, prosciolto uno degli organizzatori

Chiusa l’inchiesta su uno dei tre indagati per la morte della 19enne deceduta alla festa nel novembre del 2022

  • Oggi, 18:30
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Rave party Roveredo, un decreto d'abbandono

Il Quotidiano 30.08.2024, 19:00

  • archivio TI-Press
Di: Francesco Lepori

Lunedì la procura grigionese ha chiuso l’inchiesta su uno dei tre organizzatori del rave party di Roveredo in cui, il 27 novembre 2022, morì una ragazza del Luganese. Nei confronti del 42enne italiano si profila un decreto d’abbandono. Gli inquirenti non hanno cioè ravvisato gli estremi per promuovere l’accusa di omissione di soccorso, ipotizzata contro il terzetto.

Resta invece aperta la posizione degli altri due indagati: un italiano di 37 anni e un ticinese di 25, difeso da Chiara Donati. Gli accertamenti sembrerebbero comunque in dirittura d’arrivo, e non dovrebbe mancare molto.

Quando giunse alla diga della Roggiasca, il giorno precedente il decesso, la 19enne stava già male. Più persone se ne accorsero, ma nessuno fece nulla. Ci si limitò ad adagiarla sui sedili di un furgone, dove fu lasciata per ore; senza decidersi a chiamare l’ambulanza o a portarla in ospedale.

Solo il pomeriggio successivo quattro partecipanti alla festa (tra cui il 42enne) la accompagnarono al San Giovanni di Bellinzona. Ma la giovane era ormai in fin di vita, e i medici non poterono fare nulla. I famigliari della 19enne sono rappresentati dall’avvocato Alessandro Cavuoti.

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