Il Consiglio di Stato, in vista della votazione federale del 24 novembre, raccomanda alla popolazione ticinese di respingere il progetto di finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie (EFAS).
L’Esecutivo, in una nota pubblicata oggi, venerdì, afferma di condividere gli obiettivi generali della revisione di legge, che definisce però inadeguata e perfino controproducente per il cantone. Sottolineato è l’aggravio a carico delle finanze pubbliche che, sulla scorta dei dati del 2019, sarebbe nell’ordine di quasi 60 milioni di franchi annui e destinato a lievitare.
Un onere che ben difficilmente, sostiene il Governo, si rifletterà in termini positivi sui premi di cassa malati. Ma un altro punto debole del progetto, si legge nel comunicato, risiede nel fatto che i Cantoni, nonostante il loro contributo alla copertura delle prestazioni ambulatoriali, “non otterranno il diritto di controllare le fatture emesse dagli operatori” della sanità, “che resterà di competenza degli assicuratori malattia”.
Il nuovo sistema renderà quindi difficile per i Cantoni “verificare e legittimare l’utilizzo delle loro risorse fiscali”.
Il sondaggio in vista del 24 novembre
Telegiornale 18.10.2024, 20:00