Se le votazioni si fossero tenute a inizio mese, si sarebbero riscontrate maggioranze piuttosto nette per il finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie e le restrizioni alle sublocazioni, un’approvazione di misura per il potenziamento delle autostrade e un “sì” risicato alla disdetta di locazione per bisogno personale. Questo, il quadro tratteggiato dai risultati del 1° sondaggio SSR in vista delle votazioni federali del 24 novembre. A offrire questa prima istantanea delle intenzioni di voto a sette settimane dall’appuntamento alle urne, è stato l’osservatorio politico gfs.bern, che ha fatto il punto sulle tendenze, interpellando oltre 11’000 persone di tutte le regioni linguistiche.
Come emerge dai grafici, la modifica della LAMal e le restrizioni alle sublocazioni riscuotono ampi consensi tra la popolazione, ottenendo rispettivamente il 61% e il 59% delle preferenze. Gli interventi sulla rete autostradale convincono il 51% degli elettori, mentre la disdetta per bisogno personale il 49%. Attualmente la propensione a partecipare alle prossime votazioni è dichiarata dal 44% degli interpellati: un dato leggermente inferiore alla media pluriennale, che è del 47%.
Prestazioni sanitarie e finanziamento uniforme: 13% di indecisi
Attualmente meno della metà degli interpellati ha già una salda intenzione di voto, a favore o contro, sul finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie. È ancora consistente l’area degli indecisi, che raggruppa il 13%. Dati, questi, che non fanno che riflettere lo stadio iniziale della campagna di voto.
L’indecisione è maggiormente diffusa fra coloro che hanno redditi inferiori alla media e, a livello regionale, in Romandia, dove quasi una persona su quattro non ha ancora preso posizione sull’argomento. Sul piano politico, una maggior presenza di indecisi si riscontra fra i simpatizzanti dei Verdi (20%) e fra coloro che non si riconoscono in nessun partito (16%).
Ma veniamo alle argomentazioni in vista del voto. Fra quelle di segno favorevole primeggia l’idea, condivisa dal 76%, per cui più cure ambulatoriali graverebbero meno sui pazienti. Di converso, è il 59% a temere una posizione rafforzata delle casse malati.
Il dato dei partecipanti nella Svizzera italiana riflette ampiamente quello nazionale, con il 61% di favorevoli, il 27% di contrari; e indecisi al 12%.
Autostrade: consensi più elevati nella Svizzera italiana
Forti divisioni si registrano sul potenziamento della rete autostradale, che polarizza più nitidamente coloro che hanno già maturato chiari orientamenti di voto: al 32% i nettamente contrari, al 31% i decisamente favorevoli. A livello nazionale l’oggetto incassa appena il 51% di voti a favore.
Adeguare la capacità della rete autostradale alle necessità odierne convince il 69% degli interpellati, che la ritengono ormai limitata per una popolazione arrivata a 9 milioni di abitanti. Ma largamente condivisa (62%) è anche l’argomentazione secondo cui il potenziamento della rete andrebbe a scapito di superfici non edificate e di aree agricole.
Tra le regioni linguistiche, è proprio nella Svizzera italiana che si constata la maggior quota di consensi (57%). In quella germanofona, pur con il 52% di opinioni di segno favorevoli, si riscontrano però dissensi più diffusi (46%).
Spicca infine il supporto al progetto, nella misura del 55%, espresso dalla popolazione rurale. Ma il più consistente è quello manifestato dalle persone con i più alti redditi (61%).
Locazione e disdette per bisogno personale: quasi un testa a testa
Due temi che passano all’esame degli elettori concernono il diritto di locazione. La disdetta dei contratti per necessità personali dei proprietari non fa per ora registrare una chiara maggioranza: 49% di favorevoli, a fronte del 46% di contrari.
L’oggetto pungola l’orientamento politico degli elettori, compattandoli sulle raccomandazioni dei partiti per cui simpatizzano. Fra i sostenitori del PS e dei Verdi troviamo le quote più ampie di contrari, rispettivamente al 71% e al 65%. In maggioranza favorevoli sono invece i simpatizzanti dell’area borghese. E fra quelli di orientamento liberale-radicale, i consensi arrivano al 71%.
Un largo consenso a questa modifica del codice delle obbligazioni proviene, con il 60%, dalla popolazione rurale. Ma nei grandi agglomerati, dove gli affitti sono diffusi, il sostegno alla misura cala al 43%. Anche il reddito influisce: i partecipanti al sondaggio con entrate limitate propendono al 63% per il “no”. Ma nelle fasce con redditi più elevati si rileva comunque un confronto abbastanza serrato fra favorevoli e contrari.
E a livello regionale? Il sostegno più deciso, con il 60%, arriva proprio dalla Svizzera italiana. Nella Svizzera tedesca scende al 51%, mentre in quella romanda prevalgono i contrari con il 47%.
Restrizioni nelle sublocazioni: “sì” al 59%
Emerge invece una maggioranza più solida, con il 59% dei favori, per la modifica di legge che introduce restrizioni alle sublocazioni.
A livello politico, le tendenze si articolano in uno schema simile a quello scaturito per l’altro oggetto legato alla locazione: in questo caso, però, i dissensi nell’area di sinistra risultano meno marcati, mentre i “sì” prevalgono ancora più nettamente fra i simpatizzanti di UDC, Centro, PLR e anche fra quelli dei Verdi liberali.
Nei grandi agglomerati i favorevoli alla misura sono attualmente in maggioranza (55%). Inoltre, più sono elevate le possibilità economiche dichiarate dagli interpellati, più tendono a crescere i consensi alla revisione di legge.
Anche qui, nel raffronto fra le regioni linguistiche, la Svizzera italiana si distingue per una quota maggiore di consensi (69%). La revisione di legge incassa quindi maggioranze a favore, ma meno marcate, anche nella Svizzera tedesca (59%) e in quella romanda (55%).
I due oggetti, benché distinti, danno insieme la misura del confronto sorto fra proprietari e inquilini. Ma entrambi i fronti possono far valere argomentazioni che trovano consensi a livello trasversale. Quasi due terzi degli interpellati, ad esempio, sottoscrivono l’idea per cui le disdette per necessità personali indebolirebbero la posizione dei locatari. Ma una quota analoga è anche del parere che la revisione sulle sublocazioni impedirebbe abusi come, in particolare, le sublocazioni concluse su piattaforme online.
Metodologia
Il sondaggio è stato svolto telefonicamente e attraverso i portali d’informazione della SSR. Sono stati interpellati fra il 30 settembre e il 14 ottobre 11’183 titolari del diritto di voto. Il margine di errore statistico, per eccesso o per difetto, è di 2,8 punti percentuali.
Notiziario
Notiziario 18.10.2024, 06:00
Contenuto audio
Il sondaggio in vista del 24 novembre
Telegiornale 18.10.2024, 12:30