"L'attacco alle borse di studio non è solo anti-sociale, ma danneggia l'economia ticinese", questo quanto si legge in un comunicato della Gioventù Comunista che si dichiara pronta a sostenere il referendum del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
Lunedì, un centinaio di studenti e di membri del SISA si sono infatti organizzati per manifestare davanti al Liceo di Savosa e a quello di Lugano. L'obiettivo è quello di contrastare la proposta, avanzata dalla maggioranza parlamentare borghese, di convertire in prestiti un terzo delle borse di studio per il bachelor.
Il flash mob è uno dei provvedimenti presi dal sindacato per respingere quelli che loro definiscono "nuovi tentativi di smantellamento dell'istruzione pubblica". "No alla messa in vendita del nostro futuro! Sì alla pari opportunità di formazione per tutti!", questo lo slgan dei manifestanti. Oltre alla mobilitazione degli studenti, se la proposta dovesse trovare il consenso del Gran Consiglio, verrà lanciato - appunto - un referendum contro la modifica della Legge sugli aiuti allo studio (Last).
CaL
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