L’atteso verdetto delle urne è arrivato: la riforma fiscale è stata accolta. Il risultato è tiratissimo: i "sì" sono stati il 50,1%, i "no" il 49,9%, con soli 193 voti di scarto e una partecipazione al voto del 32,4%.
La mappa della votazione
Guardando ai risultati si nota una divisione geografica tra comuni contrari, principalmente nel Sopraceneri, e quelli favorevoli, nel Sottoceneri. Tre comuni si sono fermati invece in perfetta parità: Monteggio, Cerentino e Bosco Gurin.
Si votava – ricordiamo – su alcune modifiche della legge tributaria: una era relativa al capitale delle persone giuridiche, mentre l’altra all’imposta sulla sostanza delle persone fisiche. Il costo complessivo per le casse cantonali è di una quarantina di milioni.
Contro queste misure, approvate dall’intero Consiglio di Stato e votate dal Gran Consiglio lo scorso mese di dicembre, era sceso in campo uno schieramento, composto tra gli altri dal sindacato UNIA, dal partito socialista e dai Verdi, che ha raccolto in poco tempo più di 10'000 firme.
L'esito della votazione dà il via libera alle misure sociali, politicamente legate a quelle fiscali. Tra gli interventi previsti un assegno parentale di 3'000 franchi in caso di nascita o adozione di un figlio e aiuti finanziari a chi colloca i figli nei nidi d'infanzia, doposcuola o famiglie diurne. Il tutto per un importo stimato in circa 20 milioni interamente finanziati dalle aziende.
SP/sf