Ticino e Grigioni

Riforma fiscale, reclamo del PS: “Errore grossolano nell’opuscolo”

La co-presidente Laura Riget chiede al Governo di correggere l’informazione fornita ai votanti - Svarione che, sostiene , “si aggiunge a una serie di informazioni fuorvianti”

  • 24 maggio, 09:23
  • 24 maggio, 10:29
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La co-presidente del Partito socialista Laura Riget

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Di: RSI Info

Un “errore grossolano” nell’opuscolo informativo sulla votazione concernente la riforma fiscale allegato al materiale di voto. Lo evidenzia il Partito socialista che contro lo svarione ha annunciato venerdì di aver inoltrato al Consiglio di Stato, per mano della sua co-presidente Laura Riget, un “reclamo ufficiale”. Nell’annesso Decreto legge, afferma il PS, sono state confuse le categorie di “reddito” con quelle di “sostanza”.

“Questo errore - si legge nella presa di posizione - si aggiunge a una serie di informazioni fuorvianti diffuse dai favorevoli, che rischiano di inficiare il libero e democratico processo di formazione d’opinione”. Il punto dolente si trova a pagina 18, all’art. 35 LT, dove, continua il comunicato stampa, è riportata una tabella nella quale la percentuale massima di prelievo fiscale per categoria di contribuenti viene indicata come “Imposta dovuta per la sostanza massima di ogni categoria” e non come imposta dovuta per il reddito massimo di ogni categoria.

“È evidente - rincara il PS - che l’imposizione sul reddito e quella sulla sostanza non vanno confuse, come è evidente che i testi approvati dal Parlamento non devono mai essere modificati quando vengono presentati alla popolazione in vista del voto popolare”. Questo modo di agire, continua la nota, “rende incerto il processo democratico, suscita inutili sospetti a proposito della precisione con la quale viene affrontata la preparazione delle votazioni popolari e in definitiva contribuisce a minare la credibilità delle istituzioni”.

La co-presidente Riget chiede al Governo di riconoscere immediatamente l’errore, di ricercarne la causa per evitare che si possa riprodurre in futuro, ma soprattutto di correggere la comunicazione alla popolazione con i mezzi più adeguati. Qualora tali richieste cadessero non vuoto, la reclamante si riserva “la possibilità di ulteriori passi”.




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