La rinaturazione della Moesa con la creazione di una zona golenale estesa fino a San Vittore, compensazione per le conseguenze lasciate dai cantieri della circonvallazione A13 di Roveredo, fa discutere sia in territorio grigionese che ticinese. L'USTRA, l'Ufficio federale delle strade, fatica a far sentire le sue ragioni alla popolazione locale, convocata per un appuntamento informativo lunedì a Lumino.
Per gli oppositori, coalizzati dietro lo slogan "Salviamo Bassa", non si creano spazi verdi, bensì si va a rovinare un'area intatta. Lamentano in particolare l'incertezza riguardo al libero accesso (oggi garantito) alle zone toccate dal progetto. Quali saranno insomma le conseguenze per i fruitori? È solo una delle numerose domande stilate all'indirizzo di chi è venuto a illustrare i contorni dell'opera: "Il livello di dettaglio è sufficientemente consolidato", risponde l'ingegnere Enrico Galli, secondo il quale si terrà conto di "indicazioni utili" e modifiche non sono escluse. Per far valere i propri argomenti, afferma però anche, esistono degli strumenti giuridici adatti.
L'appuntamento di lunedì non è comunque risolutivo e i contrari promettono "opposizione a oltranza". I lavori non sono previsti prima del 2021.
La rinaturazione della Moesa fa discutere
Il Quotidiano 17.09.2018, 21:00