È in corso a Lugano il processo per la violenta rissa avvenuta l’8 ottobre 2022 alla Rotonda di Locarno. In aprile le Assise criminali avevano già condannato 3 giovani: due di loro erano stati riconosciuti colpevoli di tentato omicidio intenzionale e uno per lesioni semplici. Ora sul banco degli imputati si trova la loro vittima, a sua volta accusata di tentato omicidio intenzionale visto che quella sera aveva estratto un coltello dirigendolo verso zone vitali dei corpi dei tre giovani senza comunque riuscire a colpirli.
L’imputato è un cittadino srilankese di 27 anni, residente in Svizzera tedesca e che in quel periodo si trovava in Ticino in vacanza. L’uomo ha alle spalle alcuni precedenti, secondo quanto ha ricostruito in aula oggi, mercoledì, il giudice Mauro Ermani: una rapina in un negozio per cui era stato condannato a 20 mesi, una condanna per vie di fatto nel 2020 e poi un’altra condanna per atti osceni.
L’8 ottobre 2022 l’imputato si trovava in vacanza in Ticino. Erano quasi le due di notte e si intromise in una discussione che stava avendo luogo nel sottopassaggio della Rotonda tra alcuni giovani. Estrasse un coltello e minacciò alcuni dei presenti. Questo scatenò la loro reazione violenta: ’imputato venne pesantemente picchiato tanto che gli autori del pestaggio vennero poi fermati, processati e condannati per tentato omicidio intenzionale. Sentenza su cui comunque ancora pende un ricorso in Appello. Gli imputati di quel processo si erano difesi sostenendo la tesi della legittima difesa. Tesi non seguita dalla Corte, che aveva giudicato eccessiva e selvaggia la reazione.
Ma, appunto, tentato omicidio intenzionale (ripetuto) è l’accusa mossa anche nei confronti del ventisettenne che estrasse il coltello. Imputato con problemi di alcolismo e, come sostiene una perizia, sofferente di schizofrenia paranoide. Nel pomeriggio prenderanno la parola accusa e difesa. La sentenza è prevista domani.