Per il Gran Consiglio ticinese il versamento dei ristorni deve essere congelato. Il Legislativo con 42 voti a 27 e 2 astenuti ha bocciato un rapporto che chiedeva di non approvare una mozione in questo senso di Tiziano Galeazzi. Però, non essendoci un rapporto di minoranza a sostegno dell'atto parlamentare, tutto è stato inutile e la proposta del deputato UDC è caduta nel nulla.
RG 24.00 del 15.10.2018: il servizio di Sharon Bernardi
RSI Info 16.10.2018, 02:01
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Nel dettaglio la mozione chiedeva di bloccare il versamento e "di costituirsi parte lesa – per gli anni 2016 e seguenti – nei confronti della Confederazione per il risarcimento delle minori entrate finanziarie, cioè 15 milioni di franchi all’anno, sino a quando il nuovo accordo con l’Italia non entrerà in vigore".
La proposta, si è detto durante il dibattito, è superata dagli eventi per quanto concerne la richiesta di bloccare i ristorni, essendo stati versati nel corso del mese di giugno. Sulla seconda richiesta si è invece detto, che non è percorribile dal profilo giuridico. "Un Esecutivo non può costituirsi parte lesa per il semplice fatto che un accordo internazionale non è ancora stato firmato”.
Seduta del Gran Consiglio del 15.10.18: seconda parte
RSI Info 15.10.2018, 21:23
Hanno però fatto breccia le critiche della Lega, che ha rimproverato il rapporto di Quadranti di non essere abbastanza aggressivo e poco improntato alla difesa degli interessi dei cittadini. Contrari anche i Verdi, per i quali dire “no” e un voto a favore del Ticino, e il PPD, secondo i quali la decisione mette il canton Ticino in una posizione di estrema debolezza dal punto di vista della trattativa.
SP
RG 12.30 del 15.10.2018
RSI Info 15.10.2018, 16:36
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