Ticino e Grigioni

Roré, firme contro il cemento

Consegnata la petizione che chiede "un'alternativa all'eccessiva urbanizzazione del paese"

  • 18 settembre 2017, 13:49
  • 23 novembre, 04:15
Il momento della presentazione delle 507 firme

Il momento della presentazione delle 507 firme

  • ©Ti-Press/Samuel Golay

Sono state consegnate oggi, lunedì, le sottoscrizioni alla petizione lanciata da chi si oppone alla ricucitura di Roveredo così come prevista dal Municipio e dal progetto sottoposto a votazione popolare consultiva. In totale le firme riunite dai tre promotori (Gionata Pieracci, Aris Tognola e Anna Cattaneo del movimento apartitico "Un Cher per Rorè") sono 507 (in paese vi sono 1'609 aventi diritto di voto).

Il progetto, stando a chi non ne condivide l'impostazione, è "troppo urbanizzante". Il testo consegnato alla Cancelleria comunale chiede pertanto un’alternativa alla cementificazione, come pure la costruzione di una "bella piazza", ma soprattutto la rinuncia alla vendita dei terreni e all'immediata sospensione delle trattative con la Alfred Müller AG.

La società si prepara ad investire 60 milioni di franchi per realizzare le opere private e pubbliche previste dal progetto di ricucitura "Roveredo Viva": stabili con 100 appartamenti e negozi, due piazze pubbliche, abitazioni per anziani, autosilo e parco. Il tutto su un’estensione totale di 16'000 metri quadrati.

mrj/Diem

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