Il sindaco di Roveredo, Alessandro Manzoni, ha rassegnato le dimissioni a sorpresa mercoledì pomeriggio, in aperta polemica con i rappresentanti delle due nuove forze politiche nell’Esecutivo, ovvero Liberali e Rorè Etica.
"Auguro tanta fortuna e buon lavoro ai miei colleghi, che ne sanno più di me. Ho deciso di dedicare tempo ai miei figli", si chiude così la lettera raccomandata inviata (anche via mail) agli altri tre membri che siedono nell'Esecutivo.
Secondo Manzoni, ci sarebbe una "totale e ingiustificata mancanza di fiducia nell'autorità comunale" che si ripercuote anche sulla sua salute. In particolare, "Il loro modo di agire, senza essere informato, tramite incontri segreti e richieste di informazioni a tecnici e consulenti relativi ai vari dossier di mia competenza e tramite la visione segreta di numerosi documenti, con l'unico scopo di trovare chissà quale intrallazzo personale e buttare all'aria quanto di buono si è costruito in questi anni, non mi permettono più di svolgere la carica con il giusto spirito e la relativa serenità". Giovedì sera il Municipio dovrà capire se Manzoni vorrà rinunciare anche alla carica di municipale e, in secondo luogo, decidere se accettare le dimissioni.
Il Municipio di Roveredo è ancora "monco" a causa di un ricorso avanzato dal primo subentrante, Guido Schenini di Roveredo Viva, sulla nomina del quinto rappresentante. A questo punto entrerebbe di diritto nell'Esecutivo.
La lettera di Manzoni inviata al Municipio
Roveredo perde il sindaco
Il Quotidiano 28.03.2019, 20:00