I collaboratori del Servizio cure a domicilio del Luganese (SCUDO) non difendono il contratto collettivo di lavoro. È quanto comunica venerdì il direttore di SCUDO Enrico Conte. In seguito alle discussioni di gennaio (vedi correlati) relative alla decisione di disdire l’accordo, si era deciso di consultare i dipendenti.
Ciò è avvenuto il 15 settembre. A loro è stato chiesto se erano d’accordo con il nuovo regolamento aziendale, contestato dai rappresentanti del personale, che si erano mobilitati (erano state raccolte delle firme e si era scesi in piazza). Sui 167 dipendenti consultati (su 223 attivi), 89 (il 53,3%) hanno detto di sì. Le nuove direttive saranno in vigore dal 2015.
Sulla vertenza è in corso una procedura di consultazione. Questa è stata avviata su ricihesta dei sindacati, che mirano ad una revisione della decisione. Nei negoziati è stata coinvolta anche la direttrice del Dipartimento finanze ed economia ticinese, Laura Sadis.
Red. MM/CSI