Lunghe colonne di veicoli sulla A13 soprattutto in direzione Nord e traffico intenso anche sui collegamenti locali situati nei pressi dell’autostrada. L'altro ieri, domenica 10 settembre, le conseguenze della chiusura della galleria del San Gottardo lungo la A2 si sono fatte sentire immediatamente in terra retica. Assieme alla strada del passo che collega Ticino a Canton Uri, la A13 infatti è l’unico percorso alternativo sull’asse Nord-Sud e viceversa.
Senza addentrarsi in valutazioni di merito, gli addetti del Cantone hanno confermato il collasso della rete viaria grigionese registrato dopo la chiusura del tunnel: “Un chiaro incremento del traffico ben al di sopra delle medie di questo periodo è stato constatato sia lungo la A13 sia sui collegamenti che fiancheggiano l’autostrada”, ha fatto sapere la responsabile della comunicazione dell’ufficio tecnico, Ramona Tiefental. Significa quindi che numerosi veicoli, soprattutto di tedeschi che facevano rientro verso Nord per evitare le colonne sulla A13 si sono riversati sulle strade locali.
E ancora: “Essendo giunto del tutto improvviso il blocco dei collegamenti sull’asse principale del San Gottardo, le autorità retiche non erano pronte ad intervenire. Ma lo saranno - ha proseguito Tiefental - il prossimo fine settimana. Se la chiusura del tunnel autostradale tra Uri e Ticino dovesse prolungarsi, nei Grigioni verrebbero introdotte le misure già in vigore nei weekend di luglio e agosto. L’idea è quella di riproporre il sistema di dosaggio lungo la cantonale. Tra Bonaduz e Reichenau tramite l’impiego di semafori e ausiliari del traffico verrebbero dunque volutamente fatti formare dei serpentoni di auto. E questo allo scopo – ha concluso Ramona Tiefental – di dissuadere gli automobilisti incolonnati sulla A13 dall’utilizzare i raccordi locali quale alternativa. L’obiettivo principale del dosaggio è infatti quello di combattere il traffico parassitario sulle strade di paese”.
Chiuso il tunnel autostradale del San Gottardo
Telegiornale 11.09.2023, 12:30