Il colosso lucernese Schindler, attivo a livello mondiale nell'automazione (ascensori, scale mobili) riorganizza le sue sedi nel Locarnese. A causa della chiusura (prevista nei prossimi mesi) del sito di Quartino a una decina di dipendenti è stato notificato, nota Tio.ch, il licenziamento. Attualmente nel Gambarogno è attiva una sessantina di persone nella sede di Schindler.
Nei progetti dell'azienda d'Oltralpe (che aveva già annunciato tempo fa la chiusura di Quartino) ci sarebbe anche il trasferimento, prossimamente, di una trentina di dipendenti verso la sede di Locarno dove oggi occupa circa 460 dipendenti e nella cui struttura, in futuro, è prevista una serie di investimenti. Una ventina sarebbero invece gli interinali, che potrebbero incorrere nel rischio di non vedersi rinnovato l'impiego.
Alcuni dei dipendenti toccati dal provvedimento di licenziamento, residenti, si sarebbero rivolti ai sindacati che fanno sapere di "essere al corrente della situazione e di aver intrapreso alcuni passi con la direzione del Gruppo lucernese per salvaguardare i lavoratori licenziati". Marco Pellegrini del sindacato OCST spiega che "la perdita di posti di lavoro è comunque preoccupante. Vista la riorganizzazione una decina di posti di lavoro sono andati persi; 25 sono stati ricollocati. Il primo provvedimento consiste nella discussione con Schindler affinché i 10 collaboratori toccati dalla decisione possano essere ricollocati. Nel frattempo è loro stato prorogato il termine di disdetta di due mesi". Per il sindacalista UNIA Igor Cima "c'è ancora poca chiarezza sul numero di dipendenti che sono effettivamente toccati dal provvedimento. Dovremo discutere con l'azienda per valutare le possibili soluzioni per questi lavoratori o per capire se non vi sono alternative al licenziamento".
CSI/Swing