Oggi, 12 dicembre, si è ufficialmente aperta la stagione sciistica ticinese. Non si vedranno però le immagini di lunghe code, assembramenti e distanze non rispettate che si sono viste in occasione dell’apertura delle piste a Verbier (VS), assicurano i responsabili delle principali stazioni a sud delle Alpi.
Airolo: sorveglianti che fanno rispettare le distanze
"In Ticino stiamo facendo i compiti", ha dichiarato Mauro Pini, direttore della società Valbianca che gestisce gli impianti di Airolo, ai microfoni della RSI: oltre all’obbligo di indossare la mascherina, ad Airolo sono chiuse le casse in presenza, ci sono una decina di sorveglianti alla partenza della funivia per gestire le distanze e le cabine vengono sanificate ogni due ore. Gli sciatori accolti in questa prima giornata sono 400, tutti possessori del pass stagionale. Una cifra molto inferiore rispetto alla media degli scorsi anni, che il giorno di apertura vedeva la presenza di 1’500-1'8000 persone.
Una situazione, continua Pini, "sostenibile per qualche giorno, ma poi bisognerà trovare un equilibrio tra sostenibilità e salute".
Se ad Airolo gli sciatori hanno rispettato le regole, così non è stato per i 600 giunti a Bosco Gurin per aprire la stagione: il direttore degli impianti Giovanni Frapolli spiega che "ci sono delle persone che non hanno capito cosa bisogna fare per fermare questo Covid". Tanto che si è dovuti arrivare a "minacciare di ritirare loro la giornaliera perché non vogliono mettere la mascherina".
Ancora un'altra situazione al Nara: "È funzionato tutto molto bene", afferma il presidente della società Amici del Nara Matteo Milani.
CSI 18.00 del 12.12.2020 - Il servizio di Camilla Luzzani
RSI 12.12.2020, 18:54
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Airolo apre in sicurezza
Il Quotidiano 12.12.2020, 20:00