L'inizio della sperimentazione, previsto per il settembre del prossimo anno, del progetto "La scuola che verrà" va posticipato. Va in questo senso la richiesta formulata al Consiglio di Stato dalla commissione speciale scolastica del Gran Consiglio.
Come precisato in una nota, l'organismo parlamentare, riunitosi oggi, lunedì, a Bellinzona, motiva la sua presa di posizione con la finalità di "dedicare sufficiente tempo e approfondimenti alle risultanze della consultazione" in materia.
La pianificazione della riforma prevede una fase sperimentale in tre centri scolastici dal 2017 al 2021 e una implementazione generale a partire dal 2023.
Red.MM/ARi
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