Il Movimento per il socialismo (MPS) lascia il comitato referendario contro la realizzazione del semisvincolo di Bellinzona. La decisione, comunicata con una lettera alla segreteria dei Verdi, viene motivata con l'annuncio di ricerca di 50 raccoglitori di firme a pagamento per il referendum, riportato da Ticinonline.
Il partito, nella sua comunicazione, sottolinea che l'iniziativa è stata presa da forze politiche interne al comitato e che è schierato contro questa pratica. L'MPS, continuando a sostenere il referendum, ha quindi deciso di distanziarsi dal comitato.
Sullo stesso tema Matteo Pronzini, deputato MPS, ha depositato un'iniziativa parlamentare per sanzionare il ricorso a raccoglitori di firme a pagamento, mentre lo stesso partito era stato accusato di pratiche simili.
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