Il sergente della polizia cantonale al centro della denuncia pubblicata oggi, mercoledì, dal portale “GAS – Gente che accende la società”, è sotto inchiesta per violazione dei doveri legati al servizio. L'avvio del procedimento amministrativo è stato reso noto dal comando del corpo tramite rilevando che "è stato celermente disposto un provvedimento disciplinare" e che "stigmatizza" il tenore dei contenuti dei suoi post pubblicati su Facebook.
Il poliziotto, un 50enne del Mendrisiotto attivo al Centro di cooperazione di Chiasso, ha pubblicato sul suo profilo Facebook immagini e slogan che testimoniano di una spiccata simpatia verso ideologie di stampo nazista e fascista. L’articolo del GAS è corredato da varie foto della schermata della sua pagina, tra cui una che ritrae Hitler e Mussolini insieme.
Il portale, che ha pubblicato l’articolo nella Giornata della memoria, conclude l’articolo chiedendo spiegazioni al titolare del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi e al comandante della polizia cantonale Matteo Cocchi. Questi ha indirettamente risposto tramite il comunicato diffuso poco prima di mezzogiorno nel quale si rileva che "il comandante ha recentemente sensibilizzato, durante il rapporto di Corpo annuale, sul corretto utilizzo dei social media come previsto nelle raccomandazioni dell'amministrazione cantonale e nell'ordine di servizio relativo al Comportamento dell'agente di polizia".
CSI/SP-Diem