Ticino e Grigioni

Sette anni e mezzo per gli abusi

È la richiesta di pena per un padre 37enne a processo con l'accusa di ripetuta violenza carnale tentata nei confronti della figlia minorenne

  • 17 settembre 2020, 16:07
  • 22 novembre, 18:32
00:25

Notiziario delle 14.00 del 17.09.2020

RSI Info 17.09.2020, 16:08

  • tipress
Di: CSI/pon 

E' di 7 anni e mezzo la richiesta di pena per un padre accusato di ripetuta violenza carnale tentata nei confronti della figlia minorenne. L'uomo, a processo da questo giovedì mattina alle Assise criminali di Lugano, anche in aula ha ammesso parzialmente i fatti. Secondo il procuratore pubblico Roberto Ruggeri, l'imputato è un pedofilo, un manipolatore e affetto da vittimismo.

I fatti sarebbero avvenuti durante i diritti di visita. L’uomo -stando all’accusa- ha creato un mondo in cui certe azioni tra padre e figlia apparissero normali agli occhi della bimba. Due le occasioni più gravi contestate al 37enne: una nella vasca da bagno quando la bimba aveva 7 anni e un'altra una notte nel letto del padre quando la piccola aveva quasi 10 anni.

Solo il rifiuto della bambina aveva fatto sì che l'uomo non andasse oltre, ma chissà cosa sarebbe successo altrimenti, sostengono sia il procuratore sia la legale della figlia, Maria Galliani. Quest’ultima ha poi aggiunto che il fatto di aver avuto un padre "sbagliato" non lo assolve da ciò che ha fatto alla figlia. Dieci anni fa, il padre dell’imputato è stato processato per violenze a abusi su minori, fra cui il figlio.

L'imputato, malgrado da febbraio stia seguendo una terapia psicologica, ancora adesso non ha capito la gravità delle sue azioni e la portata dei danni arrecati alla figlia. Per questo il procuratore ha proposto una pena detentiva di 7 anni e 6 mesi, sospesa in favore di una misura stazionaria che -se accettata dalla Corte- dovrà essere seguita Oltralpe. L’avvocato Galliani ha inoltre chiesto indennizzo per torto morale di 10'000 franchi.

La difesa: non più di 4 anni

La difesa, rappresentata dall'avvocato Stefano Pizzola, ha dal canto suo chiesto nel primo pomeriggio il proscioglimento dalla maggior parte delle accuse e una pena non oltre i 4 anni a favore di una misura terapeutica ambulatoriale. La sentenza è attesa attorno alle 16.30.

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