Le misure di contenimento della pandemia di coronavirus si stanno facendo sentire anche sul consumo di elettricità, che sta calando ovunque. La diminuzione registrata è però inferiore a quanto ipotizzabile, poiché se da una parte i clienti industriali e commerciali hanno ridotto le loro attività, dall'altra sono cresciuti telelavoro e attività casalinghe. Inoltre, le temperature basse per la stagione delle ultime settimane hanno contribuito a una maggiore richiesta per termopompe e riscaldamenti elettrici.
La Società Elettrica Sopracenerina stima una riduzione del 15% del consumo di elettricità, l'Azienda Multiservizi di Bellinzona prevede una diminuzione di circa il 5%, mentre le Aziende Industriali di Lugano si attestano al 10-15% in meno per il settore elettrico e al 15-20% per quello del gas. Anche nei Grigioni si registra un calo del consumo di elettricità pari al 10-20%; una cifra che supera però il 30% nelle zone a vocazione turistica, a causa della chiusura forzata di alberghi, ristoranti e impianti di risalita.
Diversi fornitori hanno comunque deciso di venire incontro ai consumatori in difficoltà, estendendo ad esempio il termine di pagamento delle fatture a 60 giorni. Le tariffe rimangono al momento invariate, anche perché la questione andrebbe valutata a livello nazionale, ma c'è chi sta già pensando, come la SES, a un modo per aiutare chi avrà difficoltà una volta esaurita l'emergenza.